Quando si parla di università, una delle prime domande che
molti studenti si pongono è: “Come faccio a sostenere tutte le spese?”. Libri, tasse,
affitti: i costi possono sembrare insormontabili. Ma la buona notizia è che in Italia — e
non solo — esistono numerose borse di studio che permettono a tanti ragazzi e ragazze di non
abbandonare i propri sogni.
Chi ha già beneficiato di una borsa racconta spesso che senza quel contributo non sarebbe
mai riuscito a continuare gli studi. Una studentessa del Politecnico di Milano, ad esempio,
ha spiegato in un’intervista al sito dell’ateneo che la borsa MIUR le ha permesso di pagare
l’alloggio in residenza universitaria e dedicarsi al 100% ai progetti di ingegneria.
Borsa di studio MIUR
Le borse del MIUR sono il sostegno più conosciuto. Vengono assegnate in base alla situazione
economica della famiglia (attraverso l’ISEE) e ai risultati accademici. Gli importi possono variare
molto: c’è chi riceve circa 1.500 euro, ma anche chi supera i 5.000 euro l’anno. Oltre al denaro,
spesso è previsto l’accesso agevolato a mensa e alloggi universitari.
Le scadenze cambiano da regione a regione, ma di solito cadono tra luglio e settembre. È bene
controllare con anticipo sul portale del diritto allo studio della propria università.
Borse di merito negli atenei
Accanto alle borse “classiche”, molte università premiano gli studenti più brillanti. All’Università di Bologna, ad esempio, esistono bandi che coprono interamente le tasse a chi ottiene voti molto alti. La Sapienza di Roma e il Politecnico di Torino hanno iniziative simili. In questo caso conta il merito: più sei costante e preparato, maggiori sono le possibilità di ottenere il contributo.
Opportunità nelle regioni meno frequentate
Negli ultimi anni si sta cercando di incentivare l’iscrizione ad atenei situati in regioni dove le immatricolazioni sono più basse, come Molise, Basilicata o Calabria. Le borse dedicate a questi territori possono arrivare a 3.000 euro annui e rappresentano anche un’occasione per scoprire città universitarie meno affollate, ma con grande qualità della vita.
Erasmus+: studiare all’estero
Chi sogna di vivere un’esperienza internazionale conosce bene Erasmus+. È molto più di un semplice
scambio: permette di studiare o svolgere uno stage in un altro paese europeo per periodi che vanno
da due mesi a un anno.
Gli studenti italiani che hanno partecipato raccontano che, oltre al contributo economico (che
può arrivare a 600 euro al mese a seconda della destinazione), la vera ricchezza è la crescita
personale. “Erasmus è stato l’anno più intenso della mia vita” — confessano in molti, sottolineando
come la conoscenza di nuove culture e lingue abbia cambiato per sempre la loro prospettiva.
Borse per studenti con disabilità
Un capitolo importantissimo è quello dedicato agli studenti con disabilità. Il MIUR e le università mettono a disposizione borse speciali per chi ha un’invalidità superiore al 66%. Oltre al sostegno economico, spesso sono previsti servizi aggiuntivi, come tutor dedicati, strumenti didattici o supporto alla mobilità.
Fondazioni private
Oltre allo Stato, tante fondazioni private sostengono gli studenti. Alcuni esempi:
- Fondazione Cariplo, che finanzia progetti e studi anche
all’estero;
- Fondazione TIM, attiva soprattutto nei campi tecnologici e
digitali;
- Fondazione Intesa Sanpaolo, che ogni anno lancia bandi per studenti
meritevoli;
- Fondazione CRT, con particolare attenzione a giovani
ricercatori.
Gli importi variano: si parte da piccole somme di 1.000 euro fino a contributi ben più consistenti per progetti di ricerca.
Sostegni per le scuole superiori
Non bisogna dimenticare gli studenti delle scuole superiori. Anche per loro esistono borse di studio, gestite dal MIUR e dalle Regioni, destinate alle famiglie con redditi più bassi o a chi si distingue per il merito. Gli importi sono più contenuti — dai 200 ai 1.000 euro — ma rappresentano comunque un aiuto importante.
ISEE e graduatorie: la chiave di tutto
Quasi tutte le borse di studio italiane ruotano intorno all’ISEE. Presentare correttamente questo documento è fondamentale: da lì si costruiscono le graduatorie che stabiliscono chi avrà diritto al contributo. È quindi essenziale rivolgersi per tempo a un CAF o utilizzare i servizi online dell’INPS.
Guardare al futuro: borse e lavoro
Ricevere una borsa non significa soltanto coprire le spese universitarie. È un vero investimento per il futuro. Settori come energia rinnovabile, sanità digitale, intelligenza artificiale e green economy stanno crescendo rapidamente. Gli studenti che scelgono percorsi in queste aree, sostenuti da borse mirate, hanno spesso maggiori opportunità di lavoro già nei primi mesi dopo la laurea.
Conclusione
Le borse di studio non sono un privilegio per pochi: sono uno strumento concreto che può fare la
differenza. Informarsi per tempo, leggere i bandi con attenzione e non scoraggiarsi davanti alla
burocrazia è fondamentale. Molti studenti che oggi lavorano in aziende innovative o in istituzioni
europee ricordano di aver iniziato proprio grazie a una borsa di studio.
E forse il messaggio più importante è questo: ogni opportunità colta apre la strada alla
successiva.