Disoccupazione in Italia: tutti i sostegni e i sussidi

12 de fevereiro de 2025 · Por Bernardo · 10 minutos de leitura


La disoccupazione rappresenta una delle principali sfide economiche e sociali per l’Italia. Perdere il lavoro non significa solo dover affrontare difficoltà economiche, ma anche sentirsi esclusi da un contesto sociale e professionale. Negli ultimi anni, soprattutto a causa delle crisi economiche e della transizione verso nuove forme di occupazione, lo Stato ha introdotto una serie di misure di sostegno pensate per aiutare i cittadini senza lavoro e favorirne il reinserimento.
Secondo gli ultimi dati ISTAT, nel giugno 2024 la disoccupazione generale in Italia si attestava al 7,4%, mentre quella giovanile superava il 20%. Le differenze territoriali restano molto forti: nel Nord Italia i tassi sono più bassi, mentre nel Mezzogiorno superano in alcuni casi il 15%. Per questo motivo, oltre alle misure nazionali, molte Regioni hanno introdotto programmi locali di supporto.

Tutti i sostegni alla disoccupazione in Italia

Il sistema di protezione sociale italiano prevede diversi strumenti, che possono essere suddivisi in due categorie principali:

  • Sussidi economici diretti, come la NASpI e la Dis-Coll;

  • Politiche attive, ovvero programmi di formazione, riqualificazione e incentivi all’occupazione.

In questo modo, lo Stato non solo garantisce un reddito minimo temporaneo, ma offre anche opportunità concrete per tornare nel mercato del lavoro.

NASpI: Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego

La NASpI rappresenta la misura principale contro la disoccupazione. È destinata ai lavoratori dipendenti che hanno perso l’impiego in maniera involontaria.

Requisiti fondamentali:

  • Stato di disoccupazione involontaria (licenziamento, scadenza contratto, dimissioni per giusta causa);

  • Almeno 13 settimane di contributi nei 4 anni precedenti;

  • Presentazione della DID (Dichiarazione di Immediata Disponibilità) presso il Centro per l’Impiego;

  • Adesione a un Patto di Servizio Personalizzato, che prevede la disponibilità a partecipare a corsi o offerte di lavoro.

Durata e importo:

  • La durata è pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi 4 anni, fino a un massimo di 24 mesi.

  • L’importo si calcola sulla base della retribuzione media, con un tetto massimo di circa 1.550 € lordi al mese (dato aggiornato INPS 2024).

Esempio pratico: un lavoratore che ha accumulato 36 mesi di contributi riceverà la NASpI per 18 mesi.

Dis-Coll: il sostegno per i collaboratori

Per i collaboratori coordinati e continuativi esiste la Dis-Coll, un sostegno pensato per chi lavora con contratti atipici.

Chi può richiederla:

  • Collaboratori iscritti alla Gestione Separata INPS;

  • Dottorandi e assegnisti di ricerca;

  • Chi non possiede una partita IVA attiva.

Durata e importo:

  • Viene erogata per un massimo di 6 mesi;

  • L’importo è calcolato sul reddito percepito e decresce nel tempo, come la NASpI.

Assegno di Inclusione ed ex Reddito di Cittadinanza

Dal 1° gennaio 2024, il Reddito di Cittadinanza è stato sostituito dall’Assegno di Inclusione (ADI). Questa misura non è rivolta solo ai disoccupati, ma a tutti i nuclei familiari che vivono in condizioni di povertà.

Requisiti principali:

  • ISEE non superiore a 9.360 € annui;

  • Presenza in famiglia di un minore, un disabile o un over 60;

  • Impegno a seguire percorsi di formazione o inserimento lavorativo per gli occupabili.

Importo:

  • Fino a 6.000 € annui, con possibilità di integrazione fino a 3.360 € per chi paga l’affitto.

  • Erogazione per 18 mesi, rinnovabili dopo una pausa di 1 mese.

ASDI: Assegno di Disoccupazione

Per chi ha già esaurito la NASpI, lo Stato ha introdotto l’ASDI.
Si tratta di un sostegno economico temporaneo destinato a chi si trova ancora in stato di bisogno.

Caratteristiche:

  • Importo pari al 75% dell’ultima NASpI percepita;

  • Durata massima: 6 mesi;

  • Obbligo di partecipare a progetti di inserimento o reinserimento lavorativo.

Politiche attive del lavoro e programmi di formazione

Accanto ai sussidi, grande importanza hanno le politiche attive coordinate da ANPAL e dai Centri per l’Impiego.

Tra queste:

  • Corsi di riqualificazione professionale per chi vuole cambiare settore;

  • Tirocini retribuiti destinati a giovani e disoccupati di lunga durata;

  • Bonus assunzioni per le imprese che assumono categorie svantaggiate.

Esempio: un disoccupato over 50 che frequenta un corso di formazione può essere assunto da un’azienda con sgravi contributivi significativi.

Garanzia Giovani e incentivi all’occupazione

Il programma Garanzia Giovani è dedicato ai giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano. Offre:

  • Orientamento personalizzato;

  • Stage e tirocini con indennità;

  • Bonus alle imprese che assumono giovani iscritti.

Parallelamente, per favorire l’occupazione femminile e quella degli over 50, sono previsti incentivi fiscali e contributivi.

Altri sussidi e misure integrative

Oltre alle misure nazionali, molte Regioni hanno attivato programmi integrativi. Ad esempio:

  • Regione Lombardia: bonus formazione per disoccupati;

  • Regione Campania: contributi per giovani laureati in cerca di prima occupazione;

  • Regione Sicilia: incentivi per l’autoimprenditorialità.

Anche i Comuni, attraverso i Servizi Sociali, offrono spesso sostegni come contributi per l’affitto o borse lavoro.

Come fare domanda ai sussidi di disoccupazione

Per accedere ai vari sostegni è necessario seguire una procedura precisa:

  1. Iscriversi al Centro per l’Impiego e presentare la DID;

  2. Compilare la domanda online sul sito INPS;

  3. Presentare documenti come contratto di lavoro cessato, ISEE e documento d’identità;

  4. Accettare eventuali proposte di formazione o di lavoro avanzate dai Centri per l’Impiego.

La tempistica è importante: per la NASpI, ad esempio, la domanda deve essere presentata entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro.

Conclusione

La disoccupazione può avere un forte impatto sulla vita delle persone, ma l’Italia dispone di diversi strumenti per sostenerle. Dalla NASpI per i lavoratori dipendenti alla Dis-Coll per i collaboratori, fino all’Assegno di Inclusione, ogni misura ha l’obiettivo di garantire un reddito minimo e di favorire il ritorno nel mercato del lavoro.

Oltre agli aiuti economici, le politiche attive sono fondamentali: corsi, incentivi e tirocini possono rappresentare la vera chiave per reinserirsi professionalmente.

Per ottenere informazioni aggiornate e presentare domanda è sempre consigliabile rivolgersi ai canali ufficiali: INPS, Ministero del Lavoro e ANPAL.