La mobilità è un tema che tocca la vita quotidiana di milioni
di italiani. Che si tratti di uno studente che prende il treno ogni mattina per andare
all’università, di un lavoratore in trasferta, o di un pensionato che vuole continuare a
spostarsi in autonomia, i costi del trasporto incidono molto sul bilancio familiare. Per
questo negli ultimi anni lo Stato e le Regioni hanno messo a disposizione diverse forme di
sostegno: alcune note, altre meno conosciute.
Vediamo quindi, in maniera chiara e concreta, quali sono i principali aiuti attivi oggi
in Italia.
Indennità di trasferta: un aiuto per chi viaggia per lavoro
Molti dipendenti non lavorano sempre nella stessa città. Pensiamo a un tecnico che deve recarsi tre giorni a Milano per un cantiere, o a un funzionario inviato a Bruxelles per una riunione. In questi casi si applicano le indennità di trasferta, che coprono spese di viaggio, vitto e alloggio.
- In Italia l’importo massimo esente da tasse è di 46,48 €
al giorno.
- Per le trasferte all’estero il tetto sale a 77,47 € al
giorno.
Si tratta di cifre stabilite dall’Agenzia delle Entrate: servono come riferimento anche per le aziende private, che spesso si allineano per non creare problemi fiscali. In pratica, chi viaggia per lavoro non deve pagarsi di tasca propria alberghi, pasti o carburante.
Bonus Trasporti: il sostegno più popolare
Introdotto nel 2022 e prorogato più volte, il Bonus Trasporti è diventato lo strumento più utilizzato da studenti e famiglie. Consente di ottenere fino a 60 € al mese per l’acquisto di abbonamenti a bus, metro e treni regionali.
Un esempio? Una studentessa di Roma che spende 35 € al mese per l’abbonamento della metro può ottenerlo praticamente gratis. L’unico requisito è avere un ISEE fino a 20.000 €. La richiesta si fa online sul portale del Ministero dei Trasporti, ma i fondi sono limitati e si esauriscono in fretta: conviene muoversi nei primi giorni di apertura delle domande.
Abbonamenti agevolati per studenti, anziani e disabili
Oltre al Bonus nazionale, molte Regioni e Comuni hanno i propri programmi.
- Studenti: in Lombardia, Piemonte e Lazio ci sono sconti che vanno dal 30
al 50% sugli abbonamenti annuali. Per una famiglia con due figli alle superiori, si traduce
in centinaia di euro risparmiati all’anno.
- Anziani: a Milano esiste l’abbonamento senior ATM a prezzo ridotto;
a Bologna gli over 65 possono viaggiare con sconti fino al 30%. A Roma, gli over 70 con ISEE
basso hanno una tessera speciale che consente di muoversi a tariffe
simboliche.
- Persone con disabilità: chi ha un’invalidità
riconosciuta (di solito oltre il 67%) può richiedere agevolazioni o addirittura
gratuità sui mezzi regionali. Le regole variano da Regione a Regione, ma
l’accesso è generalmente semplice, basta presentare la documentazione
sanitaria.
Passe e tariffe dedicate a categorie particolari
In alcune realtà italiane ci sono anche agevolazioni meno note:
- Famiglie a basso reddito: oltre al Bonus Trasporti, alcune Regioni
prevedono ulteriori riduzioni per nuclei con ISEE basso.
- Disoccupati di lunga durata: in Emilia-Romagna, ad esempio, esistono
titoli di viaggio dedicati.
- Ex-combattenti e vittime del dovere: in Lazio e altre Regioni sono
previste tessere di libera circolazione.
Si tratta di misure poco pubblicizzate, ma che possono fare la differenza per chi ne ha diritto.
Mobilità elettrica: incentivi per il futuro
Un capitolo a parte riguarda la mobilità sostenibile. L’Italia, come tutta l’Unione Europea, punta a ridurre drasticamente le emissioni entro il 2035, anno in cui non si potranno più vendere auto a benzina e diesel.
Ecobonus auto
Chi acquista un’auto elettrica nuova può ottenere fino a 13.750
€ di incentivo, se rottama un vecchio veicolo e ha un ISEE sotto i 30.000
€. Per le ibride plug-in il contributo può arrivare a 10.000
€.
È una cifra importante: in pratica abbassa
notevolmente il prezzo finale di una citycar elettrica, portandola quasi ai livelli di un
modello tradizionale.
Colonnine di ricarica
Non solo auto: sono previsti anche contributi fino a 1.500 € per installare una colonnina domestica (o 3.000 € nei condomini). In molte città, inoltre, parcheggi pubblici offrono ricarica gratuita o a tariffe ridotte.
Agevolazioni fiscali
Le auto elettriche non pagano il bollo per i primi 5 anni. Alcune Regioni hanno esteso lo sconto anche oltre. Le ibride, invece, godono di riduzioni fino al 75%.
Tutti gli aiuti in sintesi
Ricapitolando, oggi in Italia si può beneficiare di:
- Indennità di trasferta per chi lavora fuori
sede.
- Bonus Trasporti fino a 60 € al mese.
- Abbonamenti scontati per studenti, anziani e
disabili.
- Tariffe speciali per categorie fragili o famiglie con reddito
basso.
- Ecobonus auto e colonnine per la mobilità
elettrica.
Non sempre è facile orientarsi tra norme nazionali e regionali, ma informarsi conviene: si possono risparmiare centinaia o persino migliaia di euro all’anno.
Conclusione
La mobilità in Italia è un mosaico di misure che si intrecciano tra livello nazionale e regionale. Non sempre è semplice orientarsi, ma conoscere i propri diritti significa risparmiare soldi e viaggiare meglio. Dal Bonus Trasporti agli sconti per studenti e pensionati, fino agli incentivi per l’auto elettrica, esistono strumenti concreti che incidono sulla vita quotidiana: permettono a una famiglia di spendere meno per gli spostamenti, a un giovane di muoversi senza pesare sul bilancio domestico, o a un lavoratore di affrontare trasferte senza costi aggiuntivi.
Il consiglio pratico è di controllare ogni anno le novità, perché i fondi e le regole cambiano spesso. Spesso bastano pochi documenti per accedere a un’agevolazione, ma la differenza può valere centinaia di euro. La mobilità, insomma, non è solo un diritto: con le giuste informazioni diventa anche un’opportunità per vivere in modo più sostenibile, equo e accessibile.