Mobilità in Italia: tutti i sostegni esistenti

8 de janeiro de 2025 · Por Bernardo · 12 minutos de leitura


La mobilità è un tema che tocca la vita quotidiana di milioni di italiani. Che si tratti di uno studente che prende il treno ogni mattina per andare all’università, di un lavoratore in trasferta, o di un pensionato che vuole continuare a spostarsi in autonomia, i costi del trasporto incidono molto sul bilancio familiare. Per questo negli ultimi anni lo Stato e le Regioni hanno messo a disposizione diverse forme di sostegno: alcune note, altre meno conosciute.
Vediamo quindi, in maniera chiara e concreta, quali sono i principali aiuti attivi oggi in Italia.

Indennità di trasferta: un aiuto per chi viaggia per lavoro

Molti dipendenti non lavorano sempre nella stessa città. Pensiamo a un tecnico che deve recarsi tre giorni a Milano per un cantiere, o a un funzionario inviato a Bruxelles per una riunione. In questi casi si applicano le indennità di trasferta, che coprono spese di viaggio, vitto e alloggio.

  • In Italia l’importo massimo esente da tasse è di 46,48 € al giorno.

  • Per le trasferte all’estero il tetto sale a 77,47 € al giorno.

Si tratta di cifre stabilite dall’Agenzia delle Entrate: servono come riferimento anche per le aziende private, che spesso si allineano per non creare problemi fiscali. In pratica, chi viaggia per lavoro non deve pagarsi di tasca propria alberghi, pasti o carburante.

Bonus Trasporti: il sostegno più popolare

Introdotto nel 2022 e prorogato più volte, il Bonus Trasporti è diventato lo strumento più utilizzato da studenti e famiglie. Consente di ottenere fino a 60 € al mese per l’acquisto di abbonamenti a bus, metro e treni regionali.

Un esempio? Una studentessa di Roma che spende 35 € al mese per l’abbonamento della metro può ottenerlo praticamente gratis. L’unico requisito è avere un ISEE fino a 20.000 €. La richiesta si fa online sul portale del Ministero dei Trasporti, ma i fondi sono limitati e si esauriscono in fretta: conviene muoversi nei primi giorni di apertura delle domande.

Abbonamenti agevolati per studenti, anziani e disabili

Oltre al Bonus nazionale, molte Regioni e Comuni hanno i propri programmi.

  • Studenti: in Lombardia, Piemonte e Lazio ci sono sconti che vanno dal 30 al 50% sugli abbonamenti annuali. Per una famiglia con due figli alle superiori, si traduce in centinaia di euro risparmiati all’anno.

  • Anziani: a Milano esiste l’abbonamento senior ATM a prezzo ridotto; a Bologna gli over 65 possono viaggiare con sconti fino al 30%. A Roma, gli over 70 con ISEE basso hanno una tessera speciale che consente di muoversi a tariffe simboliche.

  • Persone con disabilità: chi ha un’invalidità riconosciuta (di solito oltre il 67%) può richiedere agevolazioni o addirittura gratuità sui mezzi regionali. Le regole variano da Regione a Regione, ma l’accesso è generalmente semplice, basta presentare la documentazione sanitaria.

Passe e tariffe dedicate a categorie particolari

In alcune realtà italiane ci sono anche agevolazioni meno note:

  • Famiglie a basso reddito: oltre al Bonus Trasporti, alcune Regioni prevedono ulteriori riduzioni per nuclei con ISEE basso.

  • Disoccupati di lunga durata: in Emilia-Romagna, ad esempio, esistono titoli di viaggio dedicati.

  • Ex-combattenti e vittime del dovere: in Lazio e altre Regioni sono previste tessere di libera circolazione.

Si tratta di misure poco pubblicizzate, ma che possono fare la differenza per chi ne ha diritto.

Mobilità elettrica: incentivi per il futuro

Un capitolo a parte riguarda la mobilità sostenibile. L’Italia, come tutta l’Unione Europea, punta a ridurre drasticamente le emissioni entro il 2035, anno in cui non si potranno più vendere auto a benzina e diesel.

Ecobonus auto

Chi acquista un’auto elettrica nuova può ottenere fino a 13.750 € di incentivo, se rottama un vecchio veicolo e ha un ISEE sotto i 30.000 €. Per le ibride plug-in il contributo può arrivare a 10.000 €.
È una cifra importante: in pratica abbassa notevolmente il prezzo finale di una citycar elettrica, portandola quasi ai livelli di un modello tradizionale.

Colonnine di ricarica

Non solo auto: sono previsti anche contributi fino a 1.500 € per installare una colonnina domestica (o 3.000 € nei condomini). In molte città, inoltre, parcheggi pubblici offrono ricarica gratuita o a tariffe ridotte.

Agevolazioni fiscali

Le auto elettriche non pagano il bollo per i primi 5 anni. Alcune Regioni hanno esteso lo sconto anche oltre. Le ibride, invece, godono di riduzioni fino al 75%.

Tutti gli aiuti in sintesi

Ricapitolando, oggi in Italia si può beneficiare di:

  • Indennità di trasferta per chi lavora fuori sede.

  • Bonus Trasporti fino a 60 € al mese.

  • Abbonamenti scontati per studenti, anziani e disabili.

  • Tariffe speciali per categorie fragili o famiglie con reddito basso.

  • Ecobonus auto e colonnine per la mobilità elettrica.

Non sempre è facile orientarsi tra norme nazionali e regionali, ma informarsi conviene: si possono risparmiare centinaia o persino migliaia di euro all’anno.

Conclusione

La mobilità in Italia è un mosaico di misure che si intrecciano tra livello nazionale e regionale. Non sempre è semplice orientarsi, ma conoscere i propri diritti significa risparmiare soldi e viaggiare meglio. Dal Bonus Trasporti agli sconti per studenti e pensionati, fino agli incentivi per l’auto elettrica, esistono strumenti concreti che incidono sulla vita quotidiana: permettono a una famiglia di spendere meno per gli spostamenti, a un giovane di muoversi senza pesare sul bilancio domestico, o a un lavoratore di affrontare trasferte senza costi aggiuntivi.

Il consiglio pratico è di controllare ogni anno le novità, perché i fondi e le regole cambiano spesso. Spesso bastano pochi documenti per accedere a un’agevolazione, ma la differenza può valere centinaia di euro. La mobilità, insomma, non è solo un diritto: con le giuste informazioni diventa anche un’opportunità per vivere in modo più sostenibile, equo e accessibile.

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